16ᵒPasso: SEGNO
Non c’è nessun vuoto di Dio, della Sua presenza, perché tutto è segno di Lui. Non c’è una cellula del nostro corpo e di tutto il creato che non parli di Lui, che non sia suo segno. Naturalmente per “comprendere” ciò è necessario abbandonare le nostre manie di grandezza ed essere come i bambini: “Se non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieli” (Mt 18,3). Spesso noi adulti siamo come coloro dei quali il Signore dice: “Hanno occhi e non vedono, hanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano, hanno orecchi e non odono” (Mt 13,14). Gesù dice che possiamo condividere la sua vita in eterno a condizione di avere l’atteggiamento dei piccoli e non l’astuzia dei grandi. Solo cuori colmi della fiducia possono condividere Dio ed aprirsi alla sua proposta di vita. Questo comporta acquisire la mentalità del “piccolo” che aiuta a leggere i segni del creato, della storia, come opportunità di meravigliarsi di Dio, di godere di Lui, di accoglierLo, non nelle apparizioni, ma attraverso i tanti segni della Sua presenza nell’universo. Ogni cosa che vedo, ogni rumore che sento, ogni alba che torna, ogni incontro che vivo sono segni di qualcuno che mi ha preceduto e mi interroga e questo è Dio!
- Dove, come e quando trovo Dio nella mia vita? Mi fermo per rifletterci e attivare l’amore.
Invoco il Signore…
“Rialzaci, Dio nostra salvezza, e placa il tuo sdegno verso di noi. Forse per sempre sarai adirato con noi, di età in età estenderai il tuo sdegno? Non tornerai tu forse a darci vita, perché in te gioisca il tuo popolo? Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza”(Sal 85,5-8).