Coronavirus
tra paure e speranze

In questo periodo pubblicheremo alcune riflessioni e preghiere fatte da nostri amici durante i primi tempi della Pandemia per condividere paure e speranze e con l’auspicio che anche altri possano offrire il loro contributo inviando a:  info@parrocchiasanlazzarolecce.it

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Momenti di sconforto, dove tutto sembra crollarti addosso, come fosse l’ultimo atto di una rappresentazione teatrale. Camion militari, che trasportano centinaia di bare, fosse scavate per migliaia di morti…….. Il tutto ricorda auschwitz- birkenau.
Momenti terribili……… in un nuovo scenario di guerra, dove, come se non bastasse, anche la politica ha dato il meglio di se, seminando terrore ed incertezze. Costretti a nascondere il nostro volto dietro una mascherina, Chiese chiuse provando ad allontanarci da DIO, tentando di renderci anonimi anche nell’anima, rubandoci il conforto della PAROLA e dell’Eucarestia.
Ci hanno segregati, facendoci vivere in un bunker casalingo, dove durante la giornata venivano concesse ore d’aria, come detenuti in uno spazio delimitato.
Oggi, non rimane che aggrapparsi alla fede, che conforta e ci protegge nella preghiera e nell’Amore di DIO PADRE, portandoci a riscoprire valori importanti quali: la famiglia, il dono, la misericordia e il condividere pensieri e gesti nella quotidianità.
Tutto ciò che faceva parte di un mondo passato, sepolto da una società dell’io dove tutto era denaro e potere, oggi ci riempie il cuore con la voglia di stringersi, guardarsi negli occhi, baciarsi, nell’incanto di un abbraccio fraterno pieno  d’amore, quell’amore che solo lo SPIRITO SANTO ti fa riconoscere e sentire, nella consapevolezza di aver rubato nel passato la vita a noi stessi accecati dall’essere.
Apprezzare ciò che ci è stato donato in tutta la sua bellezza da NOSTRO SIGNORE, assume importanza primaria per la sopravvivenza del genere umano.
Ma la domanda nasce spontanea: Pandemia o Profezia? Gog e Magog sono due figure della tradizione biblica e islamica, nominate in diverse pagine delle sacre scritture. Si parla di uomini vissuti in un lontano passato, sovrani di popolazioni o territori, spesso con un’accezione negativa che hanno incarnato nemici del popolo di DIO.
Allora perché la chiesa ha accettato di assecondare le volontà di uno stato inetto, arido e avido senza reagire?
Non ho una risposta ma riconosco la mia sete di PAROLA dove tutto è pienezza, dove tutto è amore, dove la TRINITA’ è presente.
La frase “Ama il tuo prossimo come te stesso” mi porta ad avere un’unica certezza: chi ama serve, chi ama dona, chi ama testimonia L’AMORE DI DIO.

Giorgio e Bianca